Partito il Cardinale, capitò in Venetia il Marchese Castiglione Ambasciator Cesareo al Pontefice: & senza voler ricever incontro publico, si presentò al Prencipe, Dove, ramemorati gl'offici fatti da lui in Roma nel principio delli romori, acciò il Papa sospendesse il suo Monitorio, se ben non hebbe effetto per la cattiva dispositione delle cose, aggiunse haver fatto sempre l'istesso alla Corte Cesarea; onde l'Imperator' acceso di desiderio di veder accommodare le differenze, per ciò haveva destinato il Duca di Savoia, per effettuare questa buon' opera, al quale haveva voluto aggiungere la sua persona come effettuosissima alla Republica, così per li rispetti suoi propri, come di tutta la sua casa, Et non potendesi il Duca metter in camino così subito per la molto compagnia apparecchiata a seguirlo l'Imperatore haveva commandato adesso al Marchese di accelerare il suo viaggio per introdurre il Negotio, acciò tardando tanto, non si venisse all'armi dalla parte de' Grisoni, che rendesse il Negotio inaccommodabile: hora resta consolato, havendo inteso, Che la prudenza del Senato havesse fatto risolutione pietosa, & trovato modo che il Cardinale fosse partito sodisfatto per Roma,, & le cose fossero accommodate: pregava esser fatto consapevole delli particolari, offerendosi coadiuvare per nome dell'Imperatore a levar le difficoltà che restassero, & presentò lettere di credenza dell'Imperatore & del Duca: Li fù communicato per ordine del Senato lo stato del Negotio, & in particolare la risposta ultima data dal Cardinale.
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