L'altra tavoletta conteneva in origine nella faccia anteriore il documento C e nella posteriore il documento B. Di essa non restano che due frammenti segnati K 2321 e K 3032 nel catalogo della collezione di Kujunjik. Questi due frammenti però sono insieme connessi e costituiscono un frammento unico più grande, che contiene forse un terzo tanto del documento B quanto del documento C. Indichiamo, secondo l'uso, con K (2321 + 3032) la tavoletta da cui i due frammenti derivano. Il pezzo del documento C qui contenuto, che per chiarezza designeremo con C0, ha in parte comune il contenuto col pezzo C1 della tavoletta K 160 e ne forma un parziale duplicato. I resti di K (2321 + 3032) sono stati pubblicati dal prof. Craig nella tavola 46 della sua bella collezione di testi astrologici ed astronomici babilonesi6.
La scrittura è in carattere corsivo babilonese dell'epoca assira. Nello stato originario la faccia posteriore terminava con una sottoscrizione della quale oggi rimane soltanto una parte. Da questa sottoscrizione risulterebbe che K (2321 + 3032) apparteneva alla 63a tavola della gran collezione astrologica VD EN LIL7, della quale pertanto si dovrebbe concludere che i documenti B, C (e probabilmente anche A) formassero parte integrante. Questa conclusione tuttavia è soggetta a qualche difficoltà. Infatti la stessa indicazione, tavola 63 di VD EN LIL, si trova sopra un'altra tavoletta del Museo britannico K 3129, che (per quanto è possibile giudicare dal piccolo frammento superstite) sembra differisse completamente quanto al contenuto da K (2321 + 3032)8.
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