I dotti sono press'a poco d'accordo nell'identificarli cogli Sciti, abitatori delle steppe dell'Eusino e del Caspio, e ad essi si attribuisce generalmente, fra altre, la grande invasione scitica descritta da Erodoto, della quale si hanno indizi anche nelle profezie di Geremia e di Sofonia.
Per quanto oggi è noto, il nome di Manda non compare che assai tardi nella storia assiro-babilonese. A tacere delle epoche più antiche, ancora per tutto il secolo IX avanti Cristo nessuna menzione se ne trova nelle copiose e minute descrizioni che dei propri fatti ci lasciarono i grandi re guerrieri d'Assiria Assurnazirpal, Salmanassar II, e Šamši-Adad IV, i quali coi loro commentari occupano di quel secolo la maggior parte (885-812). Non già che in quel tempo ed anche prima le belle pianure del Tigri e dell'Eufrate non siano state soggette ad assalti ripetuti di genti nomadi avide di preda ed in cerca di nuove sedi. Ma gl'invasori, in massima parte tribù d'origine aramaica, venivano allora dai deserti d'Arabia e dalle rive del golfo persico, e nulla avevano di comune coi Manda. Il nome Umman-Manda fu usato esclusivamente per i barbari provenienti dal nord. È principalmente in considerazione di questi fatti che gl'investigatori della storia orientale sono tutti d'accordo a collocare nei secoli VIII e VII avanti Cristo le emigrazioni dei popoli designati specialmente con questo o con un nome equivalente15. Ne segue che i nostri documenti A, B, C non hanno potuto esser composti anteriormente alla prima invasione degli Umman-Manda, cioè al secolo VIII avanti Cristo, se almeno vogliamo contenerci entro i limiti che oggi ci sembrano veri.
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