Ma anche se non troviamo in essa oggetto per molta ammirazione, pure non dobbiamo nel nostro giudizio lasciarci guidare da un sentimento di ingiusto disprezzo. Anzi considerando le difficoltà che accompagnano il principio di ogni studio, non potremo far a meno di provare un vivo senso di simpatia per quegli antichi osservatori e di lodare la loro attività indefessa. Sono essi che hanno collocato le prime pietre, benchè ancor molto rozzamente lavorate, del grande edificio del sistema planetario, il quale neppure al nostro tempo si può dire interamente compiuto.
III.
I PRIMORDI DELL'ASTRONOMIAPRESSO I BABILONESI
Dalla Rivista "Scientia", Bologna, Zanichelli. Vol. III, Anno II (1908). N. VI.
Nelle prime epoche della storia le scienze e le arti sono state insegnate agli uomini dal desiderio di soddisfare alle necessità od alle comodità della vita; e da tal fonte dobbiamo pure riconoscere le origini dell'Astronomia. Anche nello stato della più rozza barbarie preistorica l'uomo ha dovuto portar la sua attenzione sui fenomeni celesti, e primamente su quelli, da cui in tutto od in parte dipendeva il rinnovarsi periodico dei suoi bisogni e l'ordine delle sue occupazioni. L'alternarsi rapido dei giorni e delle notti, la vicenda più lenta, ma non meno per lui importante, delle stagioni, il ritorno delle fasi lunari a regolati intervalli, e la varietà dell'illuminazione notturna che da esse deriva, han dovuto in ogni tempo ed in ogni luogo essere oggetto di attenzione e di riflessione pratica al cacciatore, al pastore ed al coltivator della terra.
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Rivista Bologna Zanichelli Anno II Astronomia
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