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      Nessuno dei re a me anteriori aveva conseguito questo splendore. La scienza di Nabū, espressa in caratteri, quanta essa era, in tavolette scrissi, raccolsi ed ordinai per essere da me letta e studiata, e la collocai nel mio palazzo". Non oserei affermare che l'esemplare regio fosse completo; i suoi pezzi son molto meno numerosi che quelli dell'altro; vi sono poi altri pezzi che contengono la semplice indicazione: "Proprietą di Assurbanipal, monarca universale, re del paese di Assiria". La data non č indicata qui in nessun caso, mentre Nabū-zukup-kźnu l'aveva diligentemente segnata in molte tavole della sua edizione. Si trovano anche alcune tavole copiate durante i regni di Sennacherib e di Asarhaddon. Tutto ciņ prova, che la Luce di Belo fu trascritta e studiata per pił di un secolo, durante l'intera dinastia dei Sargonidi (722-607).
      Il carattere della raccolta č piuttosto miscellaneo, e le materie vi sono disposte con poco ordine. Nella prima metą prevalgono i presagi tratti dal Sole, dalla Luna, dalle eclissi, dagli aloni: nella seconda metą i presagi dedotti dalle stelle, dai pianeti, dai venti e dai tuoni. Molte tavole contengono pił materie diverse. Alcune di esse sembrano esser state compilate raccogliendo insieme in forma regolare parecchie brevi note di vario genere, affinchč non andassero perdute. Tali tavole costituiscono una specie di zibaldoni astronomico-astrologici. In mezzo a questa materia mista han trovato luogo diverse notizie importanti per l'Astronomia propriamente detta, e di esse abbiam riferito pił sopra alcuni esempi.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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