Questi limiti sono notevolmente più larghi nel loro intervallo, che quelli, i quali dovrebbero corrispondere alla ellitticità media dell'orbe lunare; il che è dovuto forse al non aver i Babilonesi conosciuto il fenomeno dell'evezione, scoperto da Tolomeo più tardi. Tale circostanza, e l'aver pure essi dovuto ignorare le altre maggiori perturbazioni della Luna, hanno avuto per conseguenza, che le date calcolate dei loro noviluni e pleniluni sono soggette ad errore fino a 2h o 2h 1/2 in più od in meno67.
Il mese draconico è quello che riconduce la Luna al nodo ascendente, cioè al punto in cui essa traversa l'eclittica, passando dalla parte australe alla parte boreale della sua orbita. Anche il nodo, com'è noto, non è fisso sull'eclittica, ma si sposta lentamente verso occidente, in senso contrario al moto della Luna; così che essa lo raggiunge un po' più presto, che se esso nodo fosse immobile. Perciò il mese draconico è un po' più breve del sidereo. Il suo rapporto al mese sinodico secondo Kidinnu è così definito, che 5923 mesi draconici equivalgano a 5458 mesi sinodici. Questa relazione era nota anche ad Ipparco. La massima latitudine boreale ed australe della Luna è supposta di diametri lunari 9?, che, posto il diametro medio lunare di 30', sarebbero equivalenti a 4° 56' 21". I moderni assegnano per questa massima latitudine (od inclinazione del piano dell'orbe lunare sul piano dell'eclittica) 5° 8' 40" in media. Dai limiti della massima latitudine australe e della massima latitudine boreale a ciascuno dei nodi si calcolavano le latitudini intermedie nell'ipotesi che la variazione della latitudine si facesse con velocità uniformemente crescente dal limite al nodo, e con velocità uniformemente decrescente dal nodo al limite.
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