Pagina (152/604)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Ora percorrendo la detta zona si troverà, che per tre quarti della sua estensione essa è piuttosto povera di stelle cospicue, e non contiene alcuna costellazione veramente imponente. L'altro quarto invece, che comincia con a Argus (Canopo) e termina con a Centuari, è per numero e per splendore di stelle grandi la più brillante regione del cielo, quella che Alessandro Humboldt chiamava la gioia del cielo australe76. In uno spazio che abbraccia meno di 1/30 di tutto il cielo, si vedono qui 5 stelle di prima grandezza (fra cui Canopo, la più luminosa di tutte le stelle dopo Sirio), mentre in tutta la sfera stellata di tali stelle non ne esistono che circa 20. Oltre a queste vi sono altre 5 stelle della 2ª grandezza, delle quali tutto il cielo non ha più di circa 60. Nè manca copia abbondante di stelle minori fino all'ultimo limite di quelle che son visibili all'occhio nudo77. Tutte queste stelle formano una splendida ghirlanda, che ha per isfondo la parte più densa e più brillante della Via Lattea. Nessun'altra parte del cielo contiene in ugual spazio tal somma di luce; tanto da produrre nell'atmosfera una lieve illuminazione come di crepuscolo debole, simile a quella che dà la Luna nei primi giorni dopo il novilunio78. Negli anni 750 avanti Cristo tutta questa regione passava al meridiano sull'ultimo orizzonte australe di Palestina, le stelle brillanti sopra accennate culminando ad altezze comprese fra 5° e 16°79. Tali stelle formavano e formano una costellazione grandiosa e più splendida di qualunque altra, Orione non escluso; la quale sulle carte odierne è divisa fra la Nave Argo, la Croce del Sud, ed il Centauro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





Argus Canopo Centuari Alessandro Humboldt Canopo Sirio Via Lattea Luna Cristo Palestina Orione Nave Argo Croce Sud Centauro