X.
Con questo siamo in grado di proporre una plausibile congettura circa la vera lettura e il proprio significato del nome, che nel testo puntato dei Massoreti oggi si legge scritto mezarīm. Faremo primieramente osservare, che le cinque lettere ebraiche, con cui nel testo originale non puntato fu scritto quel nome, si posson leggere ugualmente bene, con puntazione alquanto diversa, mizrīm o anche mizrajim; delle quali due parole l'una č il plurale, l'altra il duale del nome mizreh. Questo nome poi significa ventilabro, cioč l'istrumento con cui si spande nell'aria il grano per mondarlo87; ed ha, al par di mezarīm, la sua radice nel verbo gią sopra citato zarah, il quale oltre al significato di dispersit. ha anche quello di expandit, ventilavit.
Ora č facile vedere, considerando la disposizione dei sette Trioni, che la loro figura puņ assimilarsi ad un ventilabro almeno altrettanto bene (od anzi forse meglio), che ad un'Orsa o ad un Carro. Non male infatti la parte cava del ventilabro, nella quale si pone il grano, puņ rappresentarsi colle quattro stelle aß?d del quadrilatero; mentre le stelle e?? assai bene possono formare il manico. Seguendo un'idea analoga gli antichi Cinesi avevan ravvisato nelle sette stelle la figura di una mestola, anche qui col cavo in aß?d, e col manico in e??88. L'ipotesi che gli Ebrei, anzitutto agricoltori, ed avvezzi a vedere ogni annocome il grano lanciato dal pieno
ventilabro nell'aria si spande,
abbiano potuto assimilare la figura delle sette stelle ad un ventilabro, non manca dunque di base.
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