Quando la nazione intiera riconobbe David per suo re, a compiere questo atto undici delle dodici tribù credettero bastasse mandare in Hebron le schiere dei loro armati. Una sola, la tribù d'Issachar, a capo delle truppe inviò in deputazione dugento dei suoi migliori e più sapienti cittadini. Narra l'autore della Cronaca95: "dei figli d'Issachar vennero uomini dotti nella scienza dei tempi, per sapere ciò che Israele doveva fare, 200 capi; e gli altri della stessa tribù sotto il loro comando". La scienza dei tempi si riferisce da alcuni interpreti all'ordine del Calendario, importante presso gli Ebrei per regolare l'insieme abbastanza complicato delle feste e dei sacrifizi; e tale opinione non sembra destituita di probabilità96.
Lo stesso autore parla in altro luogo di tre famiglie che abitavano nella città di Jabez, rinomate perchè di padre in figlio esercitavano la professione di scribi97, che è quanto dire di letterati. Molto grande era altresì la fama dei sapienti dell'Idumea, abitata da un popolo appena dissimile da quello d'Israele, da cui per lungo tempo fa considerato come fratello. L'autore del libro di Giobbe ha posto in bocca a cinque sapienti Idumei le sue profonde riflessioni intorno all'origine del male e alla giustizia universale. La sapienza degli Idumei e la loro prudenza nelle decisioni importanti eran passate in proverbio98.
Uno dei più grandi elogi che si facevano a Salomone si riferiva alle sue vaste cognizioni scientifiche. Si legge nel libro terzo dei Re99: "Maggiore era la sapienza di Salomone che quella di tutti gli Orientali e di tutti gli Egiziani.
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