7. La base di tali indagini dovrebbe essere naturalmente il testo ebraico dei libri ond'è composto l'Antico Testamento, quando però si fosse sicuri di penetrarne dovunque rettamente il senso. Ora bisogna confessare che da tal segno siamo ancora molto lontani; grande è il numero delle parole e delle frasi, circa le quali gli esegeti di maggior competenza non hanno potuto mettersi d'accordo. E pur troppo in questo numero sono molti dei vocaboli concernenti cose e fenomeni dell' Astronomia. Parrebbe che molto aiuto si dovesse sperare dalle antiche versioni, e specialmente da quella detta dei LXX, fatta da Ebrei ellenisti non più che due o tre secoli dopo Esdra; quindi in un'epoca in cui doveva essere ancor viva nei Dottori della Legge la genuina tradizione circa il significato d'ogni parola ebraica dei Libri Santi. Ma all'atto pratico non ho trovato molta conferma di tale speranza, almeno nel presente caso: sia perchè trattandosi di materia, dirò così, tecnica e di cose non sempre famigliari alla comune degli uomini, facile era che si perdessero presto le vere interpretazioni dei vocaboli a tal materia relativi; sia perchè in questa e nelle altre versioni di comparabile antichità (Aquila, Simmaco, Vulgata, Peschito), fatte esclusivamente per uso religioso e per lettura edificante dei fedeli, di tali minuzie scientifiche non era veramente necessario, e neppur molto utile, affaticarsi a cercare una versione irreprensibile, che in molti casi più non si poteva trovare. In tali occasioni di grave dubbio null'altro io ho potuto fare, che lasciar intatto il giudizio al lettore, dopo d'avergli esposto fedelmente lo stato della questione, e postegli avanti le opinioni degli interpreti e dei commentatori più autorevoli; non senza talvolta accennare quali opinioni sembrino da respingere e quale fra tutte sembri avere in suo favore il maggior grado di probabilità.
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