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      Quanto alla Luna (in ebraico jareach, poeticamente lebanah, la bianca), il suo corso non poteva esser supposto molto diverso da quello del Sole. Luna e Sole si trovano continuamente associati come due grandi luminari destinati l'uno a dominare il giorno, l'altro la notte, per la determinazione dei giorni, dei mesi, e degli anni, e per servire anche a manifestazioni prodigiose, a presagio di avvenimenti straordinari166. Benchč il loro ufficio di regolare il tempo richiedesse una certa regolaritą di movimenti e di periodi, pure non si considerava come impossibile che arrestassero il loro corso, od anche tornassero indietro, al comando di Giosuč e di altri uomini prediletti da Jahve. Un antico poeta ebreo, che cantņ la vittoria di Giosuč sopra gli Amorrei, attribuģ a questo condottiero il vanto di aver arrestato il Sole e la Luna167; e certo non si poteva concepire una fantasia di maggior effetto e pił adatta all'altezza di un componimento lirico ed eroico ad un tempo. Ma come in antico avvenne presso altre nazioni, anche presso gli Ebrei la materia dei canti eroici passņ non di raro nella storia, e come storia anche oggi č da molti considerato quell'episodio delle guerre d'Israele. - Secondo quanto si narra nella parte storica del libro che porta il nome d'Isaia, questo profeta avrebbe fatto non solo fermare, ma tornare indietro il Sole168. Anche di Elimelech, marito di Noemi, narra un'oscura tradizione, che abbia fermato il Sole; e stando alla Vulgata (I Paral. IV, 22) un discendente di Giuda figlio di Giacobbe avrebbe compiuto un simile fatto169.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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