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      Tra esse si distinguono un gran serpente, uno scorpione, animali fantastici e mostruosi di aspetto talvolta pauroso; un centauro alato in atto di saettare, un capro colla coda di pesce; inoltre diversi emblemi di carattere più semplice, altari con sopra tiare o punte di lancia; una saetta, un bastone, ed altri oggetti di difficile interpretazione, che in numero maggiore o minore si trovano scolpiti sopra ciascun monumento. In tutto si conoscono fino ad oggi circa 40 figure, alcuna delle quali è ripetuta con maggiore frequenza, altre più raramente.
      72. Quale sia il soggetto di tali figure è chiaramente attestato in alcune delle iscrizioni che sogliono, accompagnarle246; non sono altro che emblemi o simboli di divinità o di esseri soprannaturali, alla cui protezione era raccomandata l'inamovibilità e la conservazione del monumento. Non tuttavia di qualsiasi divinità. Infatti se si osservano con attenzione quelle ligure, si vede che alcune di esse hanno una rassomiglianza più o meno completa con figure che rappresentano le costellazioni della sfera greca, e una rassomiglianza ancor maggiore talvolta con la sfera degli antichi astrologi, cosi detta barbarica: anzi in alcuni casi vi è perfetta identità, come tra lo scorpione babilonese e lo scorpione zodiacale nostro; tra il capro a coda di pesce delle stele babilonesi, e il nostro capricorno; tra il centauro alato e saettante dei Babilonesi col sagittario della sfera barbarica e dei zodiaci egiziani247.
      Perciò alcuni Assiriologi hanno voluto ravvisare in queste figure una serie di costellazioni zodiacali, o anche di altre costellazioni della sfera babilonese248. Che in esse si debba riconoscere un carattere astronomico sembra probabile, non solo per le coincidenze or ora allegate, ma ancora per essere presenti sempre in questi monumenti i simboli della Luna, del Sole, e di Venere, come abbiam detto.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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