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      Credo pertanto non si possa errare, considerandole come emblemi o figurazioni materiali delle divinità celesti, poichè divinità hanno ad essere; includendo in questo numero le divinità planetarie, e gli spiriti buoni e malvagi a cui la teologia babilonese associava gli astri e le costellazioni del firmamento. Son questi gli spiriti della milizia del cielo, su cui dominava Marduk secondo l'inno citato qui sopra § 33; quella è la milizia del cielo nominata da Nabucodonosor nella sua grande iscrizione, e di cui l'adorazione a Gerusalemme cagionava tanto orrore ai profeti d'Israele.
      73. Come si vede, l'espressione biblica (IV Re XXIII, 5) concernente quelli che adoravano il Sole, la Luna, Mazzaroth e tutta la milizia del cielo, si trova graficamente illustrata dai descritti monumenti nel modo più completo e più inaspettato. Sole, Luna, e Mazzaroth sono distinti in questo passo della Bibbia coll'esser nominati specialmente ed in primo luogo: sui monumenti sono distinti per la loro posizione di precedenza, quando le figure formano serie, o per la posizione centrale, quando le figure sono distribuite su di un'area circolare o rotondeggiante. E quanto alla rimanente moltitudine, cioè alla milizia del cielo, sarebbe cosa di alto interesse esaminare le diverse categorie in cui probabilmente era divisa, e la sua gerarchia. Ma non è argomento da trattarsi brevemente, né in questo luogo: più che coll'Astronomia biblica, esso ha relazione colla mitologia e colla uranografia dei Babilonesi249.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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