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      Pių sicura č quanto al tempo la menzione dei nuovi nomi numerali, che si fa unitamente a quella dei corrispondenti nomi cananei dall'autore della descrizione del Tempio e della sua festa inaugurale nel libro terzo dei Re303. Questa doppia menzione indica, che al tempo di quello scrittore entrambe le classi dei nomi erano ancora in uso304. Perchč non sembra probabile che i nomi numerali siano stati aggiunti per comodo dei lettori quando i mesi cananei erano al tutto dimenticati. Che che ne sia di questo, certo č che non pių di quarant'anni dopo la consacrazione del Tempio i nomi numerali erano in pieno vigore; leggiamo infatti nello stesso libro terzo dei Re305 che Geroboamo, dopo di aver stabilito nuove forme di culto nel Regno d'Israele da lui creato, "fece una festa nell'ottavo mese, nel giorno decimoquinto del mese, come la festa che si celebrava in Giuda... ed offri sull'altare da lui fatto in Bethel, nel decimoquinto giorno, nell'ottavo mese da lui pensato a suo arbitrio".
      A partir da quest'epoca, le citazioni dei mesi sono pių frequenti, e sempre si fanno coi nomi numerali. Un grande sacrifizio si fa in Gerusalemme nel terzo mese dell'anno decimoquinto di Asa re di Giuda306. Ezechia celebra solennemente la Pasqua, nel quattordicesimo giorno del secondo mese, nel primo anno del suo regno307. Giosia similmente celebra una Pasqua solenne il 18° anno del suo regno, nel quattordicesimo giorno del primo mese308. Le diverse date concernenti la distruzione di Gerusalemme operata da Nabucodonosor nel 586 av.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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