Pagina (263/604)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      92. Come la Luna serviva a determinare i mesi, cosģ il Sole determinava la durata e successione degli anni. L'anno ebraico era un anno solare. Non era un anno vago come quello degli Egiziani antichi, nč come quello dei Mussulmani, perchč la sua determinazione facevano gli Israeliti dipendere dal corso delle stagioni e dal rinnovarsi dei lavori agricoli, nel modo che ora si dirą. Che cosi fosse fin dai primi tempi del Mosaismo ne abbiamo prova in un passo del Primo Codice316, dove si prescrive di osservare la festa delle raccolte alla fine dell'anno; festa che si soleva celebrare in autunno dopo ritirati dal campo anche gli ultimi prodotti, come quelli dell'uva e dei frutti serotini. Nel medesimo Codice poi si trova fissata la festa degli azimi nel mese di Abīb, cioč nel mese delle spiche; onde si vede stabilita un'altra dipendenza delle feste e dei mesi coll'anno agrario, e quindi coll'anno solare. In quest'anno perņ il principio e il decorso dei mesi eran regolati dalle fasi della Luna: quindi non si puņ dubitare che il calendario degli Ebrei sia stato in ogni tempo un calendario lunisolare, come quello dei Babilonesi, dei Siri e dei Greci. In un tal computo l'anno cominciava con quel novilunio, che segnava il principio del primo mese. Ma il punto d'origine non fu sempre il medesimo per il popolo d'Israele nei diversi periodi della sua storia.
      93. Nel Primo Codice, che rappresenta lo stadio pił antico a noi noto della legislazione mosaica317, il principio dell'anno č collocato in autunno dopo finite le raccolte.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





Luna Sole Egiziani Mussulmani Israeliti Mosaismo Primo Codice Codice Abīb Luna Ebrei Babilonesi Siri Greci Israele Primo Codice