Questo metodo, che noi diremo empirico o sperimentale, di determinare il principio dell'anno nuovo e l'epoca della Pasqua, era estremamente appropriato ad un popolo essenzialmente agricoltore; nè vi era da tormentarsi con calcoli sul corso del Sole e della Luna. Però con tal sistema la determinazione del principio dell'anno veniva a dipendere non solo dal rapporto dei periodi del Sole e della Luna, ma anche in molta parte dallo stato meteorologico dei mesi precedenti e dal progresso della vegetazione in ciascun anno; ciò che non avrà mancato di produrre qualche irregolarità nella distribuzione del mese tredicesimo od intercalare. In totale, considerando le epoche in cui maturano l'orzo, il frumento e l'uva in Palestina, si può ritenere che di regola il principio dell'anno sarà stato al primo, qualche volta al secondo novilunio dopo l'equinozio di primavera; con che la Pasqua veniva a cadere dalla prima decade di aprile alla prima di maggio, la festa delle settimane e la fine della messe dall'ultima decade di maggio all'ultima di giugno, la festa delle ricolte entro l'ottobre per lo più. Le vendemmie nei luoghi più freddi di Palestina si fanno verso la fine di settembre335. Quando poi, malgrado tutte le previsioni, fosse tale l'intemperie da non permettere l'offerta delle spiche novelle nel 15° giorno dopo cominciato l'anno, ancora si poteva profittare di un ultimo ed infallibile ripiego: era cioè concesso di cominciar la Pasqua nel 14° giorno del 2° mese. Di tal permissione, se dobbiam credere alla Cronaca, fece uso Ezechia nella Pasqua solenne ch'ei celebrò nel primo anno del suo regno336
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