E santificherete il cinquantesimo anno nel paese, e proclamerete libertà per tutti i suoi abitatori. Giubileo sarà per voi e ritornerà ciascuno alla sua proprietà, e ciascuno alla sua famiglia. Giubileo sarà per voi questo cinquantesimo anno; non seminerete, e non mieterete ciò che cresce spontaneamente, e non vendemmierete sulle viti non potate.... Nel vendere o nel comprare (un campo) non ingannatevi l'un l'altro; secondo il numero degli anni trascorsi dal Giubileo crescerai e diminuirai il prezzo; perchè ciò che si compera è il numero dei prodotti... Non è permesso di vender la terra per sempre, perchè mia è la terra, e voi siete presso di me ospiti ed usufruttuari... E quando il tuo fratello divenuto povero si vende a te, non trattarlo come schiavo; ma come un operaio, un avventizio di casa fino all'anno del Giubileo rimanga egli presso di te; poi se ne vada libero, egli ed i suoi figliuoli, e ritorni alla sua famiglia e alla proprietà dei suoi padri. Perchè miei servi essi sono, che io ho liberato dalla terra d'Egitto, essi non devono essere venduti come schiavi". Come si vede lo scopo di tutte queste ordinanze è ridurre ad un periodo più lungo, e quindi rendere meno gravi e più facilmente osservabili le ricorrenze settennali dell'anno di libertà, dell'anno di remissione, e del riposo della terra, prescritte nel Primo Codice e nel Deuteronomio.
115. L'anno di libertà, che prima doveva essere il settimo a partire dal principio della schiavitù, e di cui la massima parte degli schiavi poteva in addietro profittare, troviamo ora fissato indistintamente per tutti all'anno del Giubileo; con che la speranza di riacquistare la libertà senza riscatto diventava per una gran parte di essi cosa affatto illusoria.
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