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      Di questa difficoltà Ewald377 ha cercato una soluzione che mi pare interamente illusoria, perchè in somma suppone che l'ultima settimana del periodo giubilare sia di 8 anni: in altri termini, che in tutto il periodo siano anni Sabbatici il 7°, 14°. 21°, 28°, 35°, 42° e 50°. Un'altra analoga è stata proposta dal gran dottore Mosè Maimonide, a cui si associa anche Ideler378; egli dice: "l'anno quarantanovesimo è anno Sabbatico, il cinquantesimo, anno di jobel: il cinquantunesimo forma il principio di una nuova settimana d'anni". Questo modo di vedere rompe, come il precedente, l'ordine regolare degli anni Sabbatici; di più suppone il riposo della terra nel 49° e nel 50° anno d'ogni periodo, aggravando cosi le difficoltà che sopra esponemmo circa la pratica del riposo della terra in due anni consecutivi. Tanto l'una che l'altra soluzione sono contrarie poi alla legge dell'anno Sabbatico, la quale suppone un intervallo regolare ed uniforme di sette anni, come la legge del giorno di Sabbato suppone un intervallo uniforme e regolare di sette giorni. È certissimo inoltre, che durante l'esistenza del secondo Tempio questa regolarità nei periodi dell'anno Sabbatico fu costantemente osservata, come più sopra si è dimostrato con dati storici, che vanno dall'epoca dei Macabei fino alla distruzione del secondo Tempio fatta dai Romani.
      118. Tutte queste difficoltà hanno la loro radice nel fatto, che il numero 50 degli anni del ciclo giubilare non è divisibile esattamente per 7, numero degli anni del ciclo Sabbatico.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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