.. Ella si riposerà, tutto il tempo ch'ella starà deserta, di ciò che non si sarà riposata nei vostri Sabbati, mentre voi abitavate in essa". Così non poteva parlare che un profeta dell'esilio; il quale stando a quanto si attesta in un luogo dei Paralipomeni, non sarebbe altri che Geremia386.
La legge del Giubileo, riducendo ad ogni cinquantesimo anno la liberazione degli schiavi, la remissione dei debiti, ed il riposo della terra, costituiva un notevole alleviamento di pesi. Non è probabile adunque, che fosse ideata nel fervore d'idee e nello zelo convenienti all'esilio, tempo di speranza e di aspettazione, in cui nessun dovere sembrava troppo grave per impegnarsi a subirlo nella risorta Gerusalemme. Una legge così pratica e così adatta alle strettezze in cui visse per lungo tempo la comunità israelitica dopo Zorobabele, è stata certamente proposta dopo il ritorno dall'esilio.
Nè l'una nè l'altra legge sembra fossero contenute nel codice di Esdra. Nel giuramento imposto al popolo durante la solenne convocazione387 si parla unicamente della remissione settennale dei debiti. Concludiamo perciò, che entrambe le leggi, non prima osservate e soltanto proposte in libri più antichi, furono introdotte, in un'epoca posteriore ad Esdra, nel Codice Sacerdotale dall'ultimo compilatore di questo. Il quale sembra abbia avuto l'intenzione di combinare in esso, come in un corpus juris, varie leggi antiche e recenti venute a sua notizia; quelle almeno, che non contrastavano troppo manifestamente coi canoni principali del Mosaismo, anche quando non erano molto in armonia fra di loro388.
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