Dunque non si può dubitare che presso i Giudei al tempo di Rabbi Jehosna e di Rabbi Eliezer (principio del secondo secolo di Cristo) le Plejadi fossero denominate Kimah; ed è questa, dopo quella dei LXX, la più antica testimonianza di tale denominazione396.
Nel medesimo luogo del Talmud si completa la narrazione di Rabbi Jehosna e di Rabbi Eliezer col dire che, dopo di aver tolto due stelle alla Kimah e prodotto il diluvio, Dio lo fece cessare togliendo due stelle all''Ajisch. In altri termini, dopo aver diminuito il potere essicante di Kimah col toglierne due stelle e prodotto il diluvio, Dio fece cessare il diluvio col togliere due stelle all''Ajisch e col diminuire cosi il suo potere di produrre le piogge. Con questa costellazione 'Ajisch apportatrice di pioggia lo Stern ritiene per cosa indubitata che quei talmudisti volessero indicare le Hyadi397; e non meno certo sembrerà a noi dopo le discussioni fatte sull'Ajisch nel capitolo IV. Abbiamo pertanto nel citato passo del Talmud una nuova testimonianza in favore dell'identità dell''Ajisch colle Hyadi. Combinando poi questo passo con un altro riferito nella Nota alla pag. 202 sull'identità dell''Asch colle Hyadi, concludiamo che anche da quei più antichi talmudisti si ammettesse come certa l'identità di 'Asch e di 'Ajisch.
Ma il prof. Stern non si lascia muovere da queste testimonianze dei vecchi Rabbi; egli si è formato circa le costellazioni di Giobbe un sistema, dal quale deduce risultati molto differenti. Egli pone per principio che nel passo da lui più specialmente considerato (XXXVIII, 31-32) la scelta delle quattro costellazioni e l'ordine dei loro nomi non siano fatti a caso e senza regola.
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