Ma per le Hyadi Stern ha riservato il nome biblico di Mazzaroth o Mazzaloth. Egli fa dipendere l'etimologia di questa seconda forma dalla radice nazal "fluxit", onde Mazzaroth sarebbero "le stelle che fanno scorrere (le acque)", in altri termini, stelle apportatrici di pioggia. Ora tali appunto erano le Hyadi nell'opinione dei Greci e dei Romani, presso i quali il loro occaso vespertino soleva annunziare verso la metà di aprile il principio delle piogge di primavera e la stagione delle procelle equinoziali. Stern suppone tacitamente che al tempo in cui fu scritto il libro di Giobbe esistesse in Palestina uguale coincidenza fra i due fenomeni celeste e terrestre. Questo io devo negare. Il periodo delle piogge primaverili della metà e della fine d'aprile, che in Grecia e in Roma ha dato alle Hyadi così trista fama, ha luogo anche in Palestina; ma comincia un mese e mezzo prima, alla fine di febbraio e al principio di marzo, secondo il presente nostro calendario, e suole annunziarsi con molta regolarità ogni anno con una serie di giorni freddi e piovosi, nocivi specialmente alla salute dei vecchi, per la qual ragione in Siria ed in Palestina sono chiamati eijam el-'agaiz "i giorni (mortali) dei vecchi399". Subito dopo comincia la primavera, durante la quale continuano ad intervalli piogge benefiche, che conducono le messi a maturarazione400. Ma in nessuna epoca della storia ebraica il principio dell'accennato periodo è stato contrassegnato da fenomeni speciali delle Hyadi401. All'epoca in cui si può ragionevolmente supporre che fosse scritto il libro di Giobbe, le Hyadi col loro occaso vespertino annunziavano non già una stagione piovosa, ma il ritorno dell'estate e il principio della mietitura nei campi.
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