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      Pel giorno 19° del mese abbiamo dunque in tutto 12 + 77 = 89 date, numero che poco differisce dal normale 94.
      IV. I documenti pubblicati dallo Strassmaier permettono di rispondere anche ad un'altra questione: se i Babilonesi avessero qualche cosa di simile al sabbato ebraico, per cui fossero obbligati ad astenersi da ogni lavoro ad intervalli costanti di 7 giorni ed indipendenti da ogni considerazione di fasi lunari. Il problema non è così semplice come quelli sopra considerati; tuttavia la grande quantità di documenti disponibili permette di risolverlo con sicurezza. Senza riferire i calcoli da me fatti, basterà dire che il risultato, com'era da aspettare, è stato intieramente negativo. Un risultato ugualmente negativo si ha supponendo una pentade di cinque giorni invece che una settimana di sette. Sembra che i Babilonesi non usassero interrompere gli affari in giorni prestabiliti dal calendario. Anche nelle grandi solennità del principio dell'anno, le quali pare si estendessero dal 1° all'11° giorno del mese di Nisan, non si manifesta una cessazione almeno parziale di affari. Dei 2764 documenti datati editi dallo Strassmaier, 94 sono stati scritti nei primi undici giorni di Nisan; mentre la proporzione media per undici giorni presi su tutte le epoche dell'anno sarebbe soltanto di 83.
      Questo modo aritmetico di studiare la gran massa dei documenti babilonesi può servire anche ad altre ricerche, delle quali, come non aventi relazione col sabbato ebraico, non è qui il luogo di parlare.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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