Distanza dalla Terra alla Luna .................... 1
al Sole .................... 2
a Venere .................. 6
a Mercurio .............. 24
a Marte ................ 216
a Giove ............... 1728
a Saturno ........... 46656
Enrico Martin, nei suoi Études sur le Timée de Platon, inclina a credere che i numeri 1, 2, 3, 4, 9, 8, 27 rappresentassero, nell'idea di Platone, le distanze assolute dei 7 pianeti dalla Terra, e non i rapporti di due distanze consecutive, come vuole Porfirio464.
13. Ma basti di queste fantastiche speculazioni, che non appartengono intieramente alla storia dell'astronomia. Verso i tempi di Alessandro avendo i Greci incominciato ad applicare la geometria allo studio dei movimenti celesti, le idee circa l'estensione dell'universo assunsero a poco a poco basi di maggiore solidità. Non si tardò a scorgere, che il moto rivolutivo diurno degli astri succedeva per ogni osservatore non altrimenti, che se egli si fosse trovato al Centro della Terra. Era facile concludere di là che le dimensioni del nostro globo dovevano esser assai piccole rispetto alle distanze degli astri, se una variazione nella posizione geografica non doveva produrre sensibile divario nelle configurazioni celesti. Ogni osservatore potè arditamente riguardarsi, senza error notabile, come centro dell'universo. Sopra una tale supposizione si fondano le proposizioni di Autolico Eolio (- 320) nel suo libro Della sfera mobile; ed Euclide (- 300) incomincia i suoi Fenomeni col dichiarare che "la Terra è nel centro dell'universo, ed ha rispetto a questo le proporzioni di un punto". Ed è a notarsi, che in questo tempo si aveano già delle notizie approssimative, ed anzi alquanto esagerate, sulla grandezza della Terra, essendo noto, che ai tempi d'Aristotele se ne stimava dai geometri il circuito a 400,000 stadi, che è quasi il doppio del vero465.
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