Con Tolomeo si chiude l'èra delle indagini scientifiche dei Greci sulle distanze e sulle grandezze dei corpi celesti, la quale avea cominciato con Eudosso e con Fidia. Considerando l'insieme di questi lavori, si vede, che la misura della Terra era stata calcolata più volte, ma sopra osservazioni di poca fede, e soltanto collo scopo di appagare una dotta curiosità. Aristarco, Ipparco e Tolomeo, nel determinare la distanza e la grandezza della Luna, si erano assai avvicinati al vero; ed i risultati delle loro ricerche erano passati nel pubblico, perchè troviamo misure abbastanza buone della distanza lunare anche presso Posidonio e presso l'autore pseudonimo degli scritti attribuiti a Petosiri e a Necepso. La distanza del Sole, fissata da Aristarco a 19 volte quella della Luna, per mezzo di un metodo ben ingegnoso, ma non sufficiente, era stata pure adottata dagli astronomi suoi successori, sebbene lontanissima dal vero. Tanto vale l'autorità di un gran nome! Eratostene e Posidonio l'avean stimata, il primo ad una miriade di diametri della Terra, il secondo ad una miriade di raggi della Terra: e così si approssimarono più al vero, ma senza saperlo; perchè queste estimazioni non erano il risultato di raziocinio geometrico.
29. Non si trovano, presso gli astronomi, determinazioni che riguardino le distanze e le dimensioni dei pianeti e delle stelle. Egli è che nel sistema della Terra centrale ed immobile un tal calcolo era per loro praticamente impossibile. La Terra, che tutti si accordavano a riguardare come piccolissima rispetto alle distanze stellari e planetarie, non offriva sulla sua superficie una base sufficiente per costruzioni di triangoli parallattici.
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