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      Questo errore è derivato dalla confusione che si fece dei suoi dogmi con quelli di Filolao e di alcuni filosofi posteriori, le cui opinioni procacciarono loro il nome di Pitagorici, sebbene la setta dei Pitagorici, come ordine filosofico-religioso, al tempo di quelli fosse già estinta e dispersa. Ma se noi esaminiamo le fonti, non troveremo alcun fondamento per attribuire a Pitagora una dottrina diversa dal comune sistema geocentrico, che fu adottato per vero dal consenso quasi universale dell'antichità.
      Tutto quello che si è scritto di Pitagora proviene da fonti così torbide, che la critica storica quasi altro non ha potuto fare in questa materia, che esercitare una funzione puramente negativa. L'opinione più generalmente accreditata è che vivesse nel secolo compreso fra gli anni 570 e 470 avanti Cristo. Egli era dunque posteriore di circa 40 anni ad Anassimandro, che, per quanto concerne l'astronomia, fu il principal lume della scuola ionica: dicesi anzi che da Anassimandro abbia ricevuto istruzione. La regola serbata da Pitagora e dai suoi discepoli immediati, di non consegnare per iscritto alcuna delle loro segrete dottrine, ha fatto sì, che lo sviluppo delle idee di quella scuola è rimasto affatto fuori del dominio della storia. A Pitagora stesso ed ai primi Pitagorici furono da posteriori scrittori, per ignoranza o per entusiasmo settario, attribuite opinioni, che certo non potevano avere; ed i loro pronunziati furono da compilatori non abbastanza prudenti messi a fascio con quelli dei filosofi, che ancora ai tempi di Aristotele si denominarono Pitagorici.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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