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      XIX). La gran questione è tutta intorno alla parola avvolgentesi, che riproduce abbastanza nel suo senso indeterminato l'anfibologia del participio greco e????µ?????Infatti anch'esso si può adoperare in senso di quiete, come p. e. quando diciamo, che i bastioni di Milano si avvolgono intorno alla città, ed in senso di movimento, come quando diciamo che la Terra si avvolge intorno al Sole. Ridotta a queste proporzioni grammaticali, la questione si è prolungata per più di venti secoli, cominciando da Aristotele e venendo giù fino a Gruppe e a Grote. Le opinioni nei due sensi sono perfettamente equilibrate. In favore della rotazione interpretarono quel vocabolo Aristotele, Alessandro Afrodisiense, Diogene Laerzio fra gli antichi; fra i moderni Ideler, Gruppe, ed anche il Grote548. Per la stabilità si dichiararono degli antichi Plutarco, Proclo, Simplicio, Galcidio: dei moderni Schaubach, Boeckh, Cousin, H. Martin, Saisset. In presenza di questa divisione d'opinioni, sembra ragionevole credere, che per quanto concerne il passo citato, lo si debba riguardare come tanto favorevole all'una, quanto all'altra maniera di vedere; e che lo studio della vera opinione di Platone debba fondarsi su altri documenti meno oscuri a comprendere.
      Or questi si trovano, in copia e chiarezza più che sufficiente al bisogno, raccolti nello stesso Timeo. Esaminando l'intiera compagine del mondo, come è descritta in questo celebre dialogo, si trova, che non vi è alcuna diversità essenziale da quella esposta nella Repubblica.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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