Ed infatti, nei corpi animati altrove è il centro della grandezza, altrove la sede del principio animatore: così negli uomini e negli animali il principio animatore sta nel luogo più caldo, cioè nel cuore, onde derivano i movimenti e le facoltà tutte dell'anima, onde il trasporto da luogo a luogo, la forza di appetire, d'immaginare, d'intendere; altro è il centro della grandezza, che sta presso all'umbilico. Or quello che dei piccoli, fortuiti e mortali esseri si può dire, sarà pur probabile dei grandissimi, ed onorevolissimi e divini corpi dell'universo mondo; cioè che il centro della grandezza sia dove sta la Terra, in luogo freddo ed immobile: e che il centro dell'animazione sia nel Sole come cuore dell'universo, dal quale altresì dicono, che nascendo la sua anima siasi estesa a traverso del Tutto penetrando fino alle ultime estremità". Or chi non vede, che in questa bella speculazione è contenuto in germe il sistema di Ticone, e la posizione centrale del Sole rispetto ai pianeti?
Nella desolante mancanza di documenti in cui ci troviamo, appena osiamo spingere oltre le nostre induzioni per la via naturalissima che qui ci offre le più seducenti probabilità. Come qui si tratta di far storia e non romanzo, dobbiamo rammentare d'esser giunti a quel limite delle ricerche in cui comiucia ad esser vero il principio già citato dell'abate Batteux591, che non bisogna attribuire ai filosofi antichi tutte le conseguenze dei loro principi. Tuttavia è da notare, che a capo della serie di conseguenze che era possibile e naturale dedurre dalle idee d'Eraclide Pontico, sta l'ultima, e la più singolare ed inaspettata, e di tutte la più difficile a raggiungersi dal greco ingegno: cioè il sistema eliocentrico messo in onore da Copernico.
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