E neppure è vero, che ciascun di essi percorra molte vie, ma ne descrive sempre una sola in circolo, sebbene sembri muoversi per molte. Ed anche falsamente si crede il più veloce di essi sia il più tardo, e inversamente". PLATONE, nel libro VII delle Leggi ( p. 399 del volume II dell'edizione di Firmin Didot).
XXI. .... ??a d? t?? ??d??? ??? ???e??, ?? µ???st? ?? t?? ??? ??sµ?? p??sa???e???, ?? ??a?t??? ??e????? ??µpas? p??e?eta?, ???? t??? ??????, ?? ?e ?????p??? ?a????t? ?? ????a t??t?? e?d?s??. ?sa d? ??a??? ?sµe?, ?????? ???e?? ?a? ????µe?: ? ??? ??t?? ??sa s???a ta?t? p? ?a??eta? t? ?a? sµ???? ??????a? ????? ?e?a? te µete?????t?. "E bisogna dire dell'unico ottavo (movimento), al quale più che a tutti si conviene il nome di mondo superiore, il quale si muove di moto contrario a tutti gli altri (movimenti), tutti conducendoli, siccome appare agli uomini che poco intendono di queste cose. Ma bisogna dire di quello che noi conosciamo abbastanza, e di questo diciamo; perchè la vera scienza in queste cose appare a colui che possiede una piccola parte della intelligenza retta della divinità". PLATONE, nell'Epinomide, (p. 512 del volume II delle opere di Platone nell'edizione di Firmin Didot).
XXII. Te?f?ast?? d? ?a? p??s?st??e?, t? ???t??? p?esß?t??? ?e??µ??? µetaµ??e??, ?? ?? p??s????sa? ?p?d??t? t? ?? t?? µ?s?? ???a? t?? pa?t?? .... "Teofrasto poi narra, che Platone divenuto vecchio si era pentito di aver dato alla Terra il luogo centrale dell'universo, che ad essa non conveniva". PLUTARCO, Platon.
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