??? t? t?? sfa??a? ?????? ??d?? ??e? µ??e???, ??d?? ????? ??e?? ??d??a p?t? t?? ?p?fa?e?a? t?? sfa??a? ?p??apt??? a?t?? ARCHIMEDE in principio dell'Arenario: ed. Torelliana delle opere, p. 319. La traduzione è già riferita nel testo di questa Memoria.
      XLII. ?spe? ????sta???? ?et? de?? ??e????? t?? S?µ??? ?seße?a? p??s?a?e?s?a? t??? ??????a?, ?? ??????ta t?? ??sµ?? t?? ?st?a?, ?t? t? fa???µe?a s??e?? ???? ?pe???t?, µ??e?? t?? ???a??? ?p?t???µe???, ??e??ttes?a? d? ?at? ????? ?????? t?? ???, ?µa ?a? pe?? t?? a??t?? ????a d????µ????? ".... al modo che Cleante stimò doversi accusare d'irreligione dai Greci Aristarco di Samo, come quello che faceva muovere il focolare del mondo; questi aveva infatti tentato di salvare i fenomeni, supponendo che stia fermo il cielo, e che si rivolga la Terra lungo il circolo obliquo (dello zodiaco), ruotando ad un tempo intorno al proprio asse". PLUTARCO, De facie in orbe Lunae, § VI (p. 1130 degli Opuscoli morali di questo autore, nella collezione dei Classici greci di Didot).
      XLIII. ???sta???? t?? ????? ?st?s? µet? t?? ?p?a???, t?? d? ??? ???e? pe?? t?? ???a??? ??????, ?a? ?at? t?? ta?t?? ?????se?? s????es?a? [t?? d?s???]. "Aristarco colloca il Sole nel numero delle stelle fisse, e fa muovere la Terra per il circolo solare (cioè per l'eclittica) e dice che essa viene ombreggiata secondo le sue inclinazioni". PLUTARCO, Plac. PhiL, lib. II, Capo 24. Precisamente le stesse parole si hanno presso STOBEO, Eclogae Phys., ed. Meineke, t.I, p. 145, colla sola sostituzione di ???e?s?a? invece di ???e?, e coll'omissione delle due ultime parole t?? d?s???, le quali turbano il senso, che nel resto è assai chiaro, e sembrano l'addizione posteriore di alcuno che s'immaginò trattarsi qui di eclissi.