76-77: 84-85: 86-87.
55 R. C. THOMPSON, The Reports of the Magicians and Astrologers of Nineveh, and Babylon in the British Museum, London, Luzac and C., 1900, 2 vol.
56 CRAIG. Astrological-Astronomical Texts copied from the original Tablets in the British Museum. Leipzig 1899, Hinrichs. 94 tavole.
57 Nabū (il Nebo dell'antico Testamento) era presso gli Assiri ed i Babilonesi il dio della scrittura e delle scienze; Tasmitum la dea sua moglie, che partecipava dei suoi attributi.
58 P. F. X. KUGLER. Sternkunde und Sterndienst in Babel, Parte I, p. 61. La scoperta di questo prezioso documento nella farragine delle tavolette conservate al Museo Britannico č dovuta al P. Strassmaier, la prima interpretazione al P. Epping.
59 F. X. KUGLER. Die Babylonische Mondrechnung. p. 9-10
60 Veramente, se l'ottaeteride fu allora dai Babilonesi posta in uso, l'ordine delle intercalazioni da essa prescritto non sembra sia stato sempre rigorosamente osservato. Nei contratti babilonesi pubblicati dallo Strassmaier si trovano citati come intercalari gli anni 13°, 16°, 19° e 22° di Dario I, cioč quattro intercalazioni a tre anni d'intervallo l'una dall'altra; cosa inconciliabile con un periodo di otto anni.
61 Questa tavoletta importantissima per la storia dell'Astronomia č stata tradotta e commentata da Strassmaier e da Epping, poi da Oppert, e ultimamente dal P. Kugler, la cui interpretazione si puņ considerare come definitiva. Vedi la sua opera Sternkunde und Sterndienst in Babel, parte I, p. 61-74. Contiene lo stato del cielo per l'anno 523 av.
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