Delle sue sette stelle la più lontana dal polo, 750 anni avanti Cristo, era l' ultima della coda, che ne distava meno di 26 gradi.
87 Tal senso è assicurato dall' uso che ne fanno Isaia XXX, 24 e Geremia XV, 7.
88 Nello Sci-king, o raccolta delle antichissime poesie cinesi, vi è una ode, dove il poeta dopo descritta la posizione di varie costellazioni rispetto al suo orizzonte, finisce così: "dalla parte del nord vi è la Mestola, che allunga il suo manico verso ponente". Ciò succede quando l'Orsa è sotto il polo. Yeggasi LEGGE, The sacred books of China, p. 364. Il volume fa parte della collezione di Max Müller The sacred books of the East, nella quale porta il numero III.
89 Già al loro tempo lo ignoravano i LXX ed Aquila, i quali non si arrischiarono a tradurre, e si contentarono di trascrivere la parola, quale stava nei loro esemplari. Gli altri interpreti vollero far qualche cosa di più: onde troviamo spiegata la parola mazzaroth ora per Venere, ora per i cinque pianeti maggiori, ora per le costellazioni del polo artico, ora per i 12 segni dello zodiaco, ora per le 28 mansioni lunari, ora in generale per tutte le costellazioni. Molti la prendono come un plurale, a cagione della desinenza in oth: ma di ciò ardisco dubitare, avendosi in Giobbe XXXVIII, 32 hathotsi mazzaroth beittô a cui corrisponde presso i LXX ? d?a????e?? µa?????? ?? ?a??? ??t??; cioè conduci fuori mazzaroth al suo tempo?
90 Sulle vicende del nome Mizar si trovano notizie presso IDELER, Untersüchungen über den Ursprung und die Bedeutung der Sternnamen, Berlin 1809, pag.
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