- I quattro lembi della terra ricordano il titolo di re delle quattro parti della terra (sar kibrat irbitti) usato da molti re di Babilonia e di Assiria, che contiene un'idea analoga. (Vedi JENSEN, Kosmologie der Babylonier, p. 167 e seg.).
119 EZECH. V. 5. Nella Vulgata e nei LXX più d'una volta è nominato l'umbilico della terra (JUD. IX, 37 e EZECH. XXXVIII, 12). I recenti interpreti traducono invece luoghi elevati, alture della terra. La differenza proviene da ciò, che una certa combinazione di consonanti ebraiche si può leggere tibbur (umbilico) e tabbur (luogo elevato, fastigium). Non è quindi permesso di usar questi testi come documenti della cosmografia ebraica. - Il concetto della posizione centrale di Gerusalemme fu adottato anche da alcuni scrittori cristiani dei primi secoli e del medio evo; esso forma, come è noto, uno dei punti fondamentali della geografia dantesca.
120 Si è creduto da alcuni che la terra dei Sinim in ISAIA (XLIX, 12) rappresenti niente meno che la Cina. La supposizione è più ingegnosa che probabile. Certo non conoscevano la Cina i LXX, che tradussero ?? ??? ?e?s??. Argomenti pro e contro presso GESENIUS, Thes. pag. 948-950. Assurda affatto è l'opinione che in Ros, Meseck, e Thubal (EZECH., XXXVIII 1, 3) vorrebbe riconoscere i nomi della Russia, di Mosca e di Tobolsk. Invece è probabile che Hodu in ESTH. I, 1 e VIII, 9 rappresenti veramente l'India, della quale dopo la spedizione di Alessandro qualche nozione potè giungere anche in Palestina.
121 Secondo EZECHIELE (XXXVIII, 6) Thogarma è il paese più settentrionale della terra abitata.
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