Pagina (522/604)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La puntazione che dà il suono Kaivan è anche appoggiata dalla trascrizione dei LXX, che è... '?a???? dove l'iniziale P invece del K stava già probabilmente nel MS. ebraico usato dal traduttore. Infatti nell'alfabeto fenicio (usato dagli Ebrei tino all'epoca dei LXX e più tardi ancora) le lettere caph e resech si possono facilmente scambiare.
      189 E. SCHRADER, Die Keilinschriften und das Alte Testamen 2ª ed. p. 442-443. Nei libri sacri dei Parsi il pianeta Saturno è designato col nome di Kèvan. Vedi il Bundehesch, Capo V.
      190 ISAIA LXV, 11.
      191 Veggasi la discussione di GESENIUS, Thes. p. 264 e 798. LXX: t? da?µ???? t? t???. La Vulgata: qui ponitis Fortunae mensam et libatis super eam, riunisce entrambe le divinità in una sola.
      192 Con ciò non si vuol dire che gli Ebrei non avessero dei pianeti qualche più esatta notizia, specialmente dopo di essere venuti in contatto coi Babilonesi. Però non sembra che l'uso frequente del numero 7 nell'Antico Testamento dipenda in alcun modo dai pianeti: molto meno ancora l'istituzione della settimana ebraica, come sarà mostrato nell'ultimo capitolo di questo libro. La questione è meno semplice per le applicazioni che del numero 7 si fanno nei libri dell'ebraismo post-biblico, dove l'influsso di idee straniere è spesso evidente.
      193 JOEL III, 3: nei LXX e nella Vulgata II, 30.
      194 DEUT. X, 14: III RBGUM VIII, 27: Ps. CXLVIII, 4: II PAR. II, 5: VI, 18: NEH. IX, 6.
      195 Così dôr-dorim (generazione delle generazioni) indica un tempo lunghissimo: habel-habalem (vanità delle vanità) cose vanissime.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





Kaivan Ebrei Die Keilinschriften Alte Testamen Parsi Saturno Kèvan Bundehesch Capo V Veggasi Thes Vulgata Fortunae Ebrei Babilonesi Antico Testamento Vulgata II