Il passo di Geremia è ripetuto con espressioni quasi identiche nel capo XXVI del Levitico (vv. 34, 35, 43), il quale sembra desunto in parte da opera del profeta che oggi più non abbiamo. È istruttiva la comparazione di LEVIT. XXVI. 4, 23, 33, 40 con JER. V, 24; XIX, 9; IX, 16; III, 13.
367 LEVIT. XXV, 2-7 e 20-22.
368 NEH. X, 31 e XIII, 16.
369 1 MACH. VI, 46 e 52.
370 JOS. FLAVII, Arch. jud. XIV, 16.
371 Nelle indicazioni che seguono mi attengo alle discussioni e ai risultati pubblicati da SCHÜRER nella quarta edizione della sua dottissima Geschichte des Jüdischen Volkes im Zeitalter Jesu Christi. vol. I, p. 32-38.
372 JOS. FLAVII, Arch. jud. XIV, 16.
373 Gerusalemme fu presa da Tito nell'estate dell'anno 70 di Cristo.
374 Un mio amico mi informa che jobel assai probabilmente significa montone (Giosuè, VI, 4-5); il vocabolo fu poi applicato al corno di montone che s'usava qual tromba (ESODO XIX, 13).
375 LEVIT. XXV, 5-16.
376 Dico in apparenza, perchè noi non conosciamo bene le condizioni in cui allora si trovava il terreno agrario in Palestina, e il sistema usato nella coltivazione. L' esperienza ha mostrato che dove non si può disporre di abbondante e buona concimazione, il riposo diventa necessario a periodi anche più brevi di 7 anni.
377 EWALD, Alterthümer des Volkes Israel, 3ª edizione pag. 496.
378 IDELER, op. cit., I, 503 e 504.
379 Vedi di questo libro la traduzione fatta da LITTMANN, pubblicata in KAUTZSCH, Die Apokryphen und Pseudepigraphen des Alten Testaments, vol.
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