Non è impossibile che alcuno di essi abbia interpretato initium Tauri invece di caput Tauri. Ora, poichè nello zodiaco il Toro vien dopo l'Ariete, quel luogo dove comincia il Toro è il medesimo dove finisce l'Ariete, e là appunto si trova la coda di quest'ultimo. Si comprende pertanto come, dietro tale supposizione, la coda dell'Ariete sia stata identificata non col principio del Toro, ciò che non sarebbe stato un grave errore, ma colla testa del Toro, ciò che è falso. La testa del Toro e la coda dell'Ariete occupano in cielo luoghi differenti, e la distanza è di circa venti gradi.
393 IDELER, Sternnamen, p. 92. Da el-aijûk è derivato per corruzione il nome Alhajoth, usato talvolta nelle nostre carte celesti per designare Capella.
394 M. A. STERN, Die Sternbilder in Hiob.XXXVlll, 31-32. Pubblicato nella Jüdische Zeitschrift di Geiger, vol. III (1864-65), p. 258-276.
395 STERN nel luogo citato, p. 273; dove si rende ragione di due correzioni necessarie per rendere intelligibile e coerente tutta questa narrazione del Talmud. Tali correzioni sono state introdotte qui sopra.
396 A proposito di Kimah credo utile di aggiungere anche un'altra riflessione. Nella Peschito i nomi delle costellazioni bibliche sono tutti cambiati e ridotti all'equivalente siriaco; soltanto il nome Kimah è conservato senza mutazione nella forma Kimâ in tutti e tre i luoghi dove esso si presenta. Di questo fatto non si possono dare che due interpretazioni. O dovremo supporre che gli autori della versione non conoscessero l'equivalente siriaco della parola Kimah, e per questo non l'abbian tradotta, precisamente come già avevano fatto i LXX rispetto a Mazzaroth; oppure dobbiamo ammettere che questa costellazione avesse il medesimo nome in ebraico e in siriaco.
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