454 Plinio attribuisce queste misure allo stesso Pitagora: ma č noto che l'antichitā ha spesso attribuito a questo filosofo molte opinioni che invalsero successivamente nelle diverse scuole da lui derivate.
455 Fra i diversi stadi usati dai Greci č probabile che qui debba adottarsi lo stadio olimpico, il quale č di 185 metri, e vale quindi quasi esattamente la decima parte di un miglio nostro; 756 mila stadi equivalgono dunque a 75,600 miglia.
456 Bailly, Delambre, Grant.
457 BOECKH, Philolaos des Pythagoräers Lehren, Berlin, 1819. - H. MARTIN, Études sur le 'limče de Platon, vol. II, Paris, 1841. - APELT, Die Reformation der Sternkunde, Jena, 1852. Tutti i testi degli antichi scrittori, sui quali č appoggiata la presente esposizione del sistema filolaico, si trovano raccolti e commentati da CORNEWALL LEWIS, An historical Survey of the Astronomy of the Ancients, London, 1862.
458 Cornewall Lewis suppone che tutte le rivoluzioni fossero sincrone e si facessero in un giorno (op. cit" p. 126). Č manifesto che in tal caso non si spiegherebbe pių nulla, neppure il giorno e la notte. Ciō č incompatibile con quanto sappiamo dei Pitagorici, che essi furono i primi ad osservare con qualche cura il corso dei pianeti. Era impossibile che quei filosofi geometri cadessero in errore sė grossolano; nč si vedrebbe pių alcuno scopo della intricata costruzione di Filolao. Veggasi del resto MARTIN, op. cit., vol. II, pp. 97-98, dove č esposta un'opinione analoga alla nostra.
459 Dovendo le eclissi lunari esser prodotte indifferentemente dall'ombra della Terra o da quella dell'Antichthon, se ne conclude l'eguaglianza dei due corpi.
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