470 Veggasi il quadro delle distanze attribuite al Sole dai principali astronomi antichi e moderni, § 30, nel quale è pur registrata la distanza di Wendelino. Sulle osservazioni di questi, vedi RICCIOLI, Almagestum Novum, vol. I. pp. 731-732.
471 De Coelo, lib. II, C. 13.
472 Plut. Plat. Quaest, VIII, 1,
473 V. infra, § 35.
474 Era cognominato ß?ta?da' suoi colleghi del Museo d'Alessandria, dalla seconda lettera dell'alfabeto greco, perchè egli era secondo in tutte le discipline, senza esser primo in nessuna. E ad Apollonio di Perga suo collega e contemporaneo era con simile scherzo dato il sopranome di ? ????? perchè amava assai di guardar la luna, la cui falce è simile alla figura della lettera e.
475 Intendo sempre stadi olimpici, dei quali 10 esattamente fanno un miglio d'Italia. Onde, secondo le nostre misure, la Terra gira all'equatore 216 mila stadi, o 21,600 miglia. Eratostene avea trovato dal suo calcolo 250,000 stadi: ma ne aggiunse 2000 onde aver giustamente 700 stadi per grado.
476 Onde far concordare le diverse misure della Terra, che gli antichi ci tramandarono, colle misure attuali, furono coniati stadi di molte specie, ai quali si diedero le lunghezze convenienti allo scopo di chi li immaginò, e che furono appellati stadi di Aristotele, di Eratostene, di Archimede, ecc. Niuno ha abusato di questo spediente quanto Bailly. Ma dalla promiscuità, con cui Strabone e Plinio riferiscono in stadi le misure geografiche di Eratostene, Ipparco, Artemidoro, Posidonio, ecc., si può concludere con certezza, che uno solo era lo stadio impiegato dagli antichi nelle misure geografiche: lo stadio olimpico, equivalente a 125 passi romani.
| |
Veggasi Sole Wendelino Almagestum Novum De Coelo Plut Museo Alessandria Apollonio Perga Intendo Italia Terra Terra Aristotele Eratostene Archimede Bailly Strabone Plinio Eratostene Ipparco Artemidoro Posidonio
|