E l'espressione minimo XXXIII stad., come pure la nec numerabilis multiplicatio, di cui Plinio quasi si vergogna, mostra che qui dovea trattarsi di numeri molto grandi. Poco prima Plinio avea riferito le misure di Posidonio, delle quali c'era a vergognarsi anche assai pių.
486 Almag. V, 15, 16.
487 Introduzione ai fenomeni. Capo I. "Non si deve credere, che tutte le stelle si trovino sopra una medesima superficie: perchč alcune sono pių distanti, altre meno".
488 Hist. mundi, II, 112 ". . . invenisse dicuntur in sepulchro epistolam Dionysiodori nomine ad superos scriptam. Pervenisse eum a sepulchro ad infimam terram, esseque eo stadiorum 42 millia. Nec defuere geometrae qui interpretarentur significare epistolam a medio terrarum orbe missam, quo deorsum ab summo longissimum esse spatium; et idem pilae medium. Ex quo consecuta computatio est, ut circuito esse 255,000 stadia pronuntiarent. Harmonica mundi ratio, quae cogit rerum naturam sibi ipsam congruere, addit huic mensurae stadia 7000, terramque 96,000am partem totius mundi facit".
489 Lib. VIII, C. 4.
490 Edizione di Gorresio, libro IV, Capo LX.
491 Patna sul Gange.
492 COLEBROOKE, Algebra of'Brahmegypta and Bhascara: introd. XXXVIII-XXXIX. Secondo Colebrooke, lo yodjana attuale corrisponde a miglia inglesi 7, 6, il che equivale ad italiane 6, 6.
493 COLBBKOOKE, ibidem. - LASSEN, Indische Alterhumskunde, vol. II, pag. 1143 cita le proprie parole d'Aryabhatta riferite da un altro autore: "La sfera delle stelle č immobile: la Terra, volgendosi intorno a sč medesima, produce il quotidiano nascere e tramontare delle costellazioni e dei pianeti".
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