Io penso che Filolao riguardasse come di natura eterea ed invisibile anche il fuoco centrale.
510 La derivazione era contenuta nell'equazione l + 2 + 3 + 4 = 10.
511 Non in altro modo sembra si pòssa interpretare la frase ?at? ?????? ????? presso PLUTARCO, De Plac. Phil., III, 13. Presso gli antichi astronomi, l'espressione circolo obliquo è quasi sempre usata a designare l'eclittica. (V. Documento XI). Se l'Antiterra seguisse il piano della Terra o degli altri corpi celesti è incerto. Sembra però più plausibile che seguisse il piano della Terra, dietro quanto riferisce Aristotele presso Simplicio. (? d? ??t??????.... ?p?µ??? t? ?? ....V. Documento IX).
512 Nella bella e diligente esposizione del sistema di Filolao che H. Martin ha pubblicato nel Tomo V del Bullettino del Principe Boncompagni, e della quale io non ho potuto valermi per la prima edizione di questa Memoria, quel valente storico dell'Astronomia, dal confronto delle notizie di Stobeo, di Pseudo-Plutarco e di Pseudo-Galeno argomenta che Filolao avesse detto che il giorno sulla Luna è lungo quindici volte più che sulla Terra, che attribuisse al globo lunare due rotazioni sul proprio asse nello spazio di un mese, e che quindi ignorasse che la Luna volge alla Terra sempre la stessa faccia. Io credo al contrario che rispetto alla rotazione della Luna, Filolao non solo sapeva ciò che in tutti i tempi hanno saputo perfino gl'individui più zotici, ma anche che sulla nota particolarità della rotazione lunare egli fondava l'opinione analoga da lui sostenuta sopra il moto delta Terra e dell'Antiterra, l'una e l'altra delle quali ruotavan in modo da volger sempre la medesima faccia verso il fuoco centrale.
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