Pagina (582/604)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Infatti le parole: Filolao Pitagorico credeva che la Terra si aggirasse intorno al fuoco secondo un circolo obliquo, nello stesso modo che il Sole e la Luna, non contengono già l'ipotesi del Sole fisso, ma chiaramente indicano che il Sole ha intorno al fuoco centrale un moto analogo a quello della Terra e della Luna; e non possono in alcuna maniera adattarsi al sistema eliocentrico.
      L'altro luogo è nel capo V del libro I, dove discute della possibilità del moto della Terra: "Cumque coelum sit, quod continet et caelat omnia, communis universorum locus, non statim apparet, cur non magis contento, quam continenti, locato, quam locanti, motus attribuatur. Erant sane huius sententiae Heraclides et Ecphantus Pythagorici, ac Nicetus Syracusanus apud Ciceronem, in medio mundi terram volventes. Existimabant enim stellas obiectu terrae occidere, easque cessione illius oriri... Nec adeo mirum fuerit, si quis praeter illam quotidianam revolutionem alium quemdam terrae motum opinaretur. Nempe terram volvi; atque etiam pluribus motibus vagantem, et unam esse ex astris Philolaus Pythagoricus sensisse fertur, mathematicus non vulgaris....". Neppure qui è possibile inferire, che nella mente di Copernico il sistema di Filolao fosse il sistema eliocentrico. Anzi, le caute e indeterminate espressioni qui sopra stampate con carattere corsivo, mostrano che le parole di Plutarco più sopra citate non gli sembravano abbastanza decisive per invocare l'autorità di Filolao in favore del sistema da lui propugnato.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





Filolao Pitagorico Terra Sole Luna Sole Sole Terra Luna Terra Heraclides Ecphantus Pythagorici Nicetus Syracusanus Ciceronem Philolaus Pythagoricus Copernico Filolao Plutarco Filolao