Quanto a Leucippo invece si ha l'asserzione molto più precisa di Diogene Laerzio, secondo il quale egli avrebbe opinato ???es?a? t?? ????? ?? µe????? ????? pe?? t?? se????? t?? ??? ??e?s?a? pe?? t? µ?s?? d????µ???? s??µ? te a?t?? t?µpa??e?d?? e??a?? il Sole muoversi in un cerchio maggiore intorno alla Luna; la Terra esser portata rotando intorno al centro: la sua figura somigliare ad un timpano (DIOGENE Lib. IX, nella vita di Leucippo). Quest'asserzione però si trova in contrasto con ciò che Diogene riferisce più sotto intorno alle stelle fisse, delle quali Leucippo credeva che fossero infiammate a cagione della rapidità del loro movimento (d?? t? t???? t?? ??????). Perciò sembra che sia da accogliere l'opinione di CORNEWALL LEWIS (Historical survey of the Astronomy of the Ancients, p. 137), il quale pensa che il passo riguardante la Terra sia da intendere così: la Terra esser fissata mediante la rotazione intorno al centro; dove la rotazione sarebbe quella che avrebbe avuto luogo durante il processo della formazione della Terra, descritto da Leucippo fin nei minimi particolari, e non già una rotazione esistente tuttora.
536 GRUPPE, Die kosmischen Systeme der Griechen. Berlin, 1851.
537 DIOGENE LAERZIO nella Vita di Platone.
538 GROTE, Plato, II, 218. Nel medesimo dialogo vi è un passo, dove si parla della danza degli Dei e di Estia, in modo da far sospettare allusioni ad idee pitagoriche. La cosa è però più che dubbia. Vedi GRUPPE, l. c., pp. 20-21.
539 PLATONIS opera, ed. Didot, vol.
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