Dopo Ipparco troviamo l'identità in questione dimostrata assai prolissamente da Adrasto presso Teone Smirneo, da Ilarione Antiocheno presso Proclo nelle Ipotiposi citate, e finalmente da TOLOMEO, Almagesto, lib. III, cap. 3. Però solo Adrasto estende le sue considerazioni a tutti i pianeti, mentre Ilarione e Tolomeo si limitano a considerare il caso più semplice del moto solare.
600 Sarebbe più esatto dire in congiunzione col luogo medio del Sole; ma la differenza non ha qui alcuna importanza, perchè l'eccentricità dell'orbita solare a quei tempi non era ancora riconosciuta da tutti, ed Eudosso non la suppose. Callippo fu il primo che tradusse in lunghi calcoli l'ineguaglianza del moto solare. Sopra la disposizione dei circoli eccentrici vedi l'Astronomia di Teone, specialmente le pp. 268, 270, 300, 308 dell'eccellente edizione con cui Martin ha reso un così segnalato servizio alla storia della nostra scienza. La teoria degli eccentri è stata utilizzata anche da BASCARA ACHARYA nel Siddhanta Siromani come equivalente a quella degli epicicli.
601 Relativamente alla posizione della Terra e del fuoco centrale già allora presso i Pitagorici le idee si erano svolte nel senso indicato a pp. 228-229.
602 Vedi in proposito la nota (2) della p. 235 [successiva].
603 Si deve anzi presumere che il sistema di Eraclide Pontico fosse semplicemente il sistema ticonico. Esso si distingueva dalle idee allora accettate specialmente per ciò che poneva la Terra affatto al di fuori delle orbite di Mercurio e di Venere; e questa caratteristica cosi spiccata può forse da sola averlo salvato dall'oblio che ricopre tante interessanti ricerche.
| |
Ipparco Adrasto Teone Smirneo Ilarione Antiocheno Proclo Ipotiposi Almagesto Adrasto Ilarione Tolomeo Sole Eudosso Astronomia Teone Martin Siddhanta Siromani Relativamente Terra Pitagorici Vedi Eraclide Pontico Terra Mercurio Venere
|