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      Voltaire commette qui tre gravi errori. 1.° Egli scambia le parti d'Aristarco e di Cleante, facendo il primo accusatore del secondo, mentre Plutarco (de facie in orbe Lunae, 6) racconta precisamente l'opposto. È manifesto che Voltaire ignorava quanto di Aristarco narrano lo stesso Plutarco, nel libro de Placitis Philosophorum, e nelle Questioni platoniche, Stobeo, Sesto Empirico, Simplicio, e più di tutti Archimede. 2.° Egli crede, che l'opinione del moto della Terra si trovi esposta nel libro delle distanze e delle grandezze del Sole e della Luna, pubblicato da Wallis nel tomo III delle sue opere, p. 569 e segg.: ora in questo libro Aristarco non fa alcuna menzione del suo sistema cosmico. 3.° Questo libro, di cui è impossibile contestare l'autenticità, egli lo crede apocrifo, e lo confonde col trattato De mundi systemate di Roberval, che fu pubblicato nel 1643 col nome di Aristarco, ma da cui nessuno (salvo Voltaire) si è mai lasciato ingannare (Vedi le opere di WALLIS, t. III, p. 566).
      609 Aristarco dimostra, che il diametro del Sole ha al diametro della Terra una proporzione maggiore che 19:3 e minore che 43:6; onde seguono pel volume le proporzioni limiti 6859:27 e 79507: 16. WALLIS, Operum, vol. III, p 571, dove si trova il trattato di Aristarco Sulle distanze e sulle grandezze del Sole e della Luna, con tutte le elucidazioni necessarie.
      610 "Quis enim in hoc pulcherrimo tempio lampadem hanc in alio vel meliori loco poneret, quam unde totum mundum simul possit illuminare?


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo I
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 604

   





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