Nella grande storia di Delambre, in cui l’astronomia antica da sè sola occupa non meno di 1270 pagine in 4°, non mi è riuscito di trovare una parola sulle sfere d’Eudosso. Delambre ha letto e fatto estratti del commentario di Simplicio sui libri de Coelo, e rende conto di questa sua operazione nelle pagine 301-310 del primo volume; ma sul passo così notabile di quel commento, che è la fonte principale delle nostre notizie sul sistema d’Eudosso, non trovo il minimo cenno. Forse gli sfuggì, o forse non volle annoiare il lettore con l’esposizione di cose estranee alla scuola d’Alessandria, fuori della quale per lui non v’è storia dell’astronomia. Una specie d’allusione al sistema d’Eudosso sembra però si possa vedere nel seguente passo del Discorso preliminare10:
«PLATON CONSEILLA AUX ASTRONOMES DE CHERCHER L’EXPLICATION DES MOUVEMENTS CELESTES DANS LA COMBINAISON DE DIFFERENTS CERCLES: ILS SUIVENT CE CONSEIL, ET FAUTE D’IDEES ASSEZ PRECISES ET DE BONNES OBSERVATIONS ILS MULTIPLIENT LES CERCLES OUTRE MESURE ET SANS AUCUN SUCCES». SE DELAMBRE HA INTESO DI PARLAR QUI DELLE SFERE D’EUDOSSO (DOVUTE, COME SI VEDRÀ, ALL’INIZIATIVA DI PLATONE), CONVIEN CREDERE CHE EGLI RIGUARDASSE TAL SISTEMA COME UN PRIMO GROSSOLANO ABBOZZO DELLA TEORIA DEGLI EPICICLI. MA È CERTISSIMO NON ESSERVI FRA GLI EPICICLI E LE SFERE OMOCENTRICHE ALCUNA SPECIE D’ANALOGIA. QUESTA CONFUSIONE DI COSE COSÌ DISPARATE SI TROVA ANCHE PRESSO ALTRI SCRITTORI, PER ESEMPIO PRESSO WHEWELL, IL QUALE NELLA SUA STORIA DELLE SCIENZE INDUTTIVE HA DATO QUALCHE CENNO DELLE SFERE D’EUDOSSO, E NON SEMBRA DISTINGUERLE DAGLI EPICICLI, LA CUI INVENZIONE EGLI FA RISALIRE AI TEMPI DI PLATONE, ED ANCHE PIÙ INDIETRO11. E MAEDLER, NELLA SUA RECENTE STORIA DELL’ASTRONOMIA, CREDE DIMOSTRARE, CHE LE SFERE D’EUDOSSO SONO ESSENZIALMENTE LA STESSA COSA CHE GLI EPICICLI DI TOLOMEO, E NON NE DIFFERISCONO CHE PER LA MAGGIOR COMPLICAZIONE12.
| |
Delambre Eudosso Simplicio Coelo Eudosso Alessandria Eudosso Discorso
|