IL PRIMO, CHE ABBIA IMPIEGATO QUALCHE INDUSTRIA PER PENETRARE IL SEGRETO DEL SISTEMA IN DISCORSO, SEMBRA SIA STATO CORRADO SCHAUBACH, IL QUALE, FRA MOLTI STUDI DA LUI FATTI SULL’ASTRONOMIA PRIMITIVA DEI GRECI, UNO NE PRESENTÒ, NEL 1800, ALLA SOCIETÀ DELLE SCIENZE DI GOTTINGA SOPRA LE IDEE D’EUDOSSO INTORNO AL SISTEMA PLANETARIO13. I RISULTAMENTI DI QUESTA INVESTIGAZIONE FURONO DA LUI ESPOSTI NELLA BELLA STORIA DELL’ASTRONOMIA GRECA PRIMA D’ERATOSTENE, PUBBLICATA NEL 180214. MALGRADO LA DILIGENZA CON CUI QUESTO SCRITTORE STUDIÒ LE FONTI CHE TRATTANO DI TALE MATERIA, EGLI NON RIUSCÌ A SCOPRIRE IL NODO DELLA QUESTIONE, ED ANZI FU TRATTO IN INGANNO NELL’INTERPRETAZIONE DEI NUMERI CHE EUDOSSO ASSEGNA ALLE RIVOLUZIONI SINODICHE DEI CINQUE PIANETI.
IL SOLO CHE, A MIA NOTIZIA, ABBIA TENTATO CON PARZIALE SUCCESSO DI CONOSCERE ALQUANTO A FONDO IL MECCANISMO DELLE SFERE OMOCENTRICHE, E CHE ABBIA RESO AL LORO AUTORE LA DOVUTA GIUSTIZIA, È STATO LODOVICO IDELER NELLA SUA ECCELLENTE MONOGRAFIA INTORNO AD EUDOSSO15, STAMPATA FRA LE MEMORIE DELL’ACCADEMIA REALE DI BERLINO DEGLI ANNI 1828 E 1830. IDELER RICONOBBE IL PRINCIPIO FONDAMENTALE DI QUESTA TEORIA, E SEPPE, COL MEZZO DI UN GLOBO ORDINARIO, RENDERSI RAGIONE APPROSSIMATIVAMENTE DEL MODO, CON CUI EUDOSSO SPIEGAVA LE STAZIONI E LE RETROGADAZIONI DEI PIANETI, ED IL LORO MOVIMENTO IN LATITUDINE. TUTTAVIA EGLI, AVENDO PER LE MANI ALTRA TELA PIÙ VASTA, NON SI ADDENTRÒ ABBASTANZA NELLO STUDIO DI QUELLE COMBINAZIONI DI MOVIMENTI, E VARIE COSE GLI RIMASERO OSCURE, DI ALTRE NON DIEDE ESATTA INTERPRETAZIONE. MA SEMPRE GLI RESTA IL MERITO DI AVER FATTO IN QUESTA MATERIA IL PASSO PIÙ IMPORTANTE.
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