PRESO COME RAGGIO QS, SEMIDIAMETRO DEL PARALLELO DESCRITTO DAL POLO P (FIG. 3), E COME ALTRO RAGGIO LA METÀ DELLA SAETTA AS, SI DESCRIVANO DUE CIRCOLI CONCENTRICI (FIG. 7), E SI DIVIDA IL CIRCOLO MINORE IN UN CERTO NUMERO DI PARTI UGUALI, E IL CIRCOLO MAGGIORE IN UN NUMERO DOPPIO DI PARTI UGUALI, AVENDO CURA CHE LE ORIGINI DELLE DIVISIONI (SEGNATE COLLO ZERO SULLA FIGURA) SIANO, NEI DUE CIRCOLI, OPPOSTE RISPETTO AL CENTRO COMUNE: QUINDI SI NUMERINO LE DIVISIONI PROGRESSIVAMENTE, ANDANDO NEL MEDESIMO SENSO, E NEL CIRCOLO MINORE SI CONTINUI LA SEGNATURA PER DUE GIRI, ONDE AVERE IN AMBI I CIRCOLI DUE NUMERAZIONI UGUALI. QUINDI SI CONDUCA IL DIAMETRO XX CHE PASSA PER LE ORIGINI DELLE DUE DIVISIONI, E IL DIAMETRO PERPENDICOLARE YY; E PER OGNI PUNTO DELLE DIVISIONI DEL CIRCOLO MAGGIORE CONDOTTA UNA PARALLELA AD YY, PER L’OMOLOGA DIVISIONE DEL CIRCOLO MINORE SI CONDUCA AD INCONTRAR QUELLA UNA PARALLELA AD XX; GLI INCONTRI COSÌ OTTENUTI FORMERANNO UNA SERIE DI PUNTI A GUISA DI 8, E QUESTA SARÀ LA PROIEZIONE ICNOGRAFICA DIMANDATA, IN CUI XX RAPPRESENTERÀ IL PIANO FONDAMENTALE, YY IL PIANO DIAMETRALE, E IN CUI LA PROIEZIONE DEL PIANETA APPARIRÀ MUOVERSI SECONDO L’ORDINE DEI NUMERI ROMANI SCRITTI SULLA CURVA IN CORRISPONDENZA A QUELLI SCRITTI SULLE DUE CIRCONFERENZE. LA RAGIONE DI QUESTA COSTRUZIONE STA NELLE REGOLE SPECIALI DATE PER TROVARE AD OGNI VALOR DATO DELL’ARGOMENTO LA DISTANZA DEL PIANETA DAL PIANO DIAMETRALE (PROP. IV. COROLL.) E DAL PIANO FONDAMENTALE. (PROP. VI. COROLL. III)82.
| |
|