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      Egli aveva paragonato la teoria allora ricevuta col risultato delle osservazioni; aveva trovato delle differenze; conseguentemente si era ingegnato di togliere queste differenze, correggendo le ipotesi anteriori. Procedimento di natura intieramente scientifica, che sarà degnamente apprezzato da chi nel giudicare del merito di quegli antichi investigatori saprà distinguere il metodo, che imprime alle ricerche il loro vero carattere, dai mezzi e dagli strumenti, che sono circostanze puramente accidentali. Eudosso e Callippo non ebbero strumenti esatti, non ebbero il soccorso della trigonometria; aiutandosi però con costruzioni grafiche, e forse anche con quel ramo della meccanica cui i Greci davano il nome speciale sferopea (???????????), e che sembra fosse allora assai più necessario e più importante che non adesso119, essi riuscirono ad acquistare un’idea esatta del movimento risultante dalla combinazione di tante sfere, e seppero adattarne la disposizione ai fenomeni. È certo, che questi mezzi, proporzionati alle esigenze del tempo, allora bastavano a tutti i problemi dell’astronomia teorica e pratica, e che esisteva allora veramente un’Astronomia senza Trigonometria; che che abbia in proposito creduto un celebre storico della nostra scienza, il quale in essa sembra non abbia mai voluto veder altro, che l’occasione di sviluppare una immensa massa di formole trigonometriche, ed ha preso questo bel criterio per base dei suoi giudizi sopra tutti gli astronomi antichi e moderni.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo II
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 438

   





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