DI QUELLO CHE DOPO CALLIPPO E ARISTOTELE SI FECE INTORNO AL SISTEMA DELLE SFERE OMOCENTRICHE, SIAMO POCHISSIMO INFORMATI. TEOFRASTO SE N’ERA OCCUPATO, E DUE VOLTE LO TROVIAMO CITATO IN PROPOSITO120. EUDEMO LO CONOSCEVA, E SAPEVA ANCHE ASSEGNARE LE RAGIONI DELLE MUTAZIONI INTRODOTTE DA CALLIPPO. A LUI PIÙ CHE AD OGNI ALTRO DOBBIAMO QUANTO SI CONOSCE INTORNO ALLE SFERE OMOCENTRICHE. QUALI ULTERIORI EMENDAZIONI ABBIA SUBITO NELLE SCUOLE PERIPATETICHE, È IMPOSSIBILE SAPERE. BENSÌ APPRENDIAMO DA SIMPLICIO, CHE FIN DAI PRIMI TEMPI FU POSTA INNANZI LA FORMIDABILE OBBIEZIONE CHE DOVEVA RENDER IL SISTEMA INAMMISSIBILE, QUELLA CIOÈ CHE SI DEDUCE DALLA VARIABILITÀ DI SPLENDORE DEI PIANETI, PRINCIPALMENTE DI MARTE E DI VENERE, LA QUALE CONDUCEVA AD AMMETTERE UNA VARIAZIONE NELLE LORO DISTANZE DALLA TERRA, FATTO ASSOLUTAMENTE INCONCILIABILE COLLA CONCENTRICITÀ DI TUTTE LE SFERE INTORNO AL CENTRO DELLA TERRA. A TALE OBBIEZIONE AVEVA GIÀ DOVUTO RISPONDERE LO STESSO POLEMARCO, UNO DEI MEMBRI DELL’ASSEMBLEA ASTRONOMICA TENUTA IN ATENE. QUESTE DIFFICOLTÀ CREBBERO E DIVENNERO INSUPERABILI, QUANDO SI SCOPERSE LA VARIAZIONE DEI DIAMETRI APPARENTI DEL SOLE E DELLA LUNA, E SOSIGENE, BENCHÈ PERIPATETICO EGLI STESSO, SEMBRA NON ABBIA POCO CONTRIBUITO AD ATTERRARE IL SISTEMA, DIMOSTRANDO QUESTA VARIABILITÀ. OLTRE A QUANTO DISSE SU TAL QUESTIONE NE’ SUOI COMMENTARI ALL’OPERA DI ARISTOTELE DE COELO, SOSIGENE AVEVA SCRITTO IN PROPOSITO UN’OPERA ???? ??? ????????????, CHE TRATTAVA ESPRESSAMENTE DELLE SFERE OMOCENTRICHE. L’UNICO PASSO CHE CI FU CONSERVATO DI QUEST’OPERA121, RIGUARDA APPUNTO I DIAMETRI DEL SOLE E DELLA LUNA, E CI CONDUCE A CONCLUDERE CON PROBABILITÀ, CHE ESSA FOSSE PURE DIRETTA A CONFUTARE LE IPOTESI D’EUDOSSO, E A DIMOSTRARE CHE NON SODDISFANNO ALLE OSSERVAZIONI.
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