APPENDICE IIESTRATTO DAL COMMENTARIO DI SIMPLICIO AL LIBRO SECONDO DI ARISTOTELE, DE COELO131.
1. PRIMO DEI GRECI, EUDOSSO DI CNIDO (COME NARRÒ EUDEMO NEL SECONDO LIBRO DELLA STORIA DELL’ASTRONOMIA, E SOSIGENE DIETRO L’AUTORITÀ D’EUDEMO) DICESI AVER PER MEZZO DI SIMILI IPOTESI TENTATO DI SCIOGLIERE IL PROBLEMA PROPOSTO, COME NARRA SOSIGENE, DA PLATONE A QUELLI CHE DI TALI COSE SI OCCUPAVANO; CON QUALI SUPPOSIZIONI CIOÈ DI MOTI REGOLARI ED ORDINATI SI POTESSERO RAPPRESENTARE I FENOMENI OSSERVATI NEI MOVIMENTI DEI PIANETI... EUDOSSO DI CNIDO ASSUNSE A TAL BISOGNO L’IPOTESI DELLE SFERE DETTE REVOLVENTI132.
2. Ad Eudosso dunque, ed a quelli che furono prima di lui, pareva il Sole moversi di tre movimenti, cioè di quello che segue la rivoluzione delle fisse da oriente in occidente, del moto che conduce secondo l’ordine inverso per i dodici segni, e d’un terzo movimento laterale rispetto al circolo mediano dello zodiaco; il qual ultimo fu concluso da questo, che il Sole nei solstizi estivi ed invernali non sorge sempre dal medesimo luogo133. Per questo Eudosso stabilì, il medesimo esser portato da tre sfere, che Teofrasto chiama ????????? (prive di stelle), perchè non portano alcuna stella, connessa ciascuna con le inferiori, e condotta in giro dalle superiori. Perchè, essendo il Sole animato da tre movimenti, era impossibile farlo muovere in contrarie parti da una sola ed identica sfera; essendo che nè il Sole, nè la Luna, nè gli altri pianeti si muovono da loro medesimi, ma vanno in giro fissati sopra un corpo circolare.
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Ad Eudosso Sole Sole Eudosso Teofrasto Sole Sole Luna
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