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      Similmente (la seconda) avendo in sè i poli (della terza), la fa girare del proprio moto, e con essa anche il Sole; onde questo sembra girarsi dall’orto all’occaso. Che se le due sfere media134 e minima fossero per sè stesse immobili, il Sole si moverebbe di moto esattamente uguale ed isocrono alla rivoluzione (diurna) dell’universo. Ma rivolgendosi quelle due in direzione contraria, il ritorno del Sole da un levare al levare consecutivo ritarda rispetto al tempo sopradetto. E tanto basti del Sole.
      3. Rispetto alla Luna, le cose furono (da Eudosso) ordinate parte in modo simile, parte in modo diverso. Anch’essa è portata da tre sfere, perchè anche in essa furono osservati tre movimenti. Di esse, una si muove similmente al moto delle fisse; l’altra gira in senso inverso alla prima, intorno ad un asse perpendicolare al piano dell’eclittica135, appunto come pel Sole. La terza non è intieramente come la terza sfera del Sole, essendo ad essa simile per la posizione, ma non pel movimento, il quale succede in senso contrario a quello della seconda sfera, e in senso simile a quello della prima, con lenta rivoluzione intorno ad un asse perpendicolare al piano del circolo che sembra percorso dal centro della Luna: di questo piano l’inclinazione sul piano dell’eclittica è uguale alla massima digressione della Luna in latitudine. E manifestamente la distanza dei poli della terza sfera da quelli della seconda, contata sulla periferia del circolo massimo, immaginato per ambidue questi poli, è uguale alla metà di tutto il movimento della Luna in latitudine.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo II
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 438

   





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